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92. Francesco Sforza al podestà e al console di Chignolo Po 1450 ottobre 20 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà e al console di Chignolo Po di inventariare la quantità di fieno disponibile in loco, distribuendolo poi equamente secondo il numero dei cavalli. Il podestà intervenga pure a rinviare ai loro alloggiamenti al di là del Po i tre uomini d'arme di Paolo da Roma.

Potestati (1) et consuli terre Cugnoli.
Per fino a tanto che nuy alleviaremo quello comune de una parte del caricho dele gente d'arme, come è nostra intentione de fare in breve, deliberamo che equalmente se distribuisca quello feno e strame che segli trova et che uno non habia davanzo et l'altro non habia niente, come ale fiate interviene per non mectergli ordine. Volimo aduncha et vi commectimo che facciate la descriptione del feno et strame se trova ĺ et lo destribuite modestamente secundo el numero deli cavalli vivi, admonendo per parte nostra quelle gente d'arme che stiano contente ala dicta compartitione secundo l'ordini nostri, altramente, se veruno gli serà che non voglia stare in li termini, li darimo a vedere che non fanno bene. Et ad evidentia de questo mostrateli questa nostra lettera et tu, podestà, licentia per parte nostra quelli tri homini d'arme del strenuo Paulo da Roma sono ĺ, che vadano ali soi lozamenti deputati delà da Po. Mediolani, xx octobris 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 345, ma dal 1451).