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94. Francesco Sforza al podestà e ai Dodici di Vigevano 1450 ottobre 20 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà e ai Dodici di Vigevano di dare, se dovuto, a Domenico Dal Pozzo quanto da lui richiesto per il salario e i denari spesi in servizi alla comunità.

Potestati (1) ac Duodecim terre Viglevani.
Ce ha supplicato Domenico dal Pozo, de quella nostra terra, che, dovendo luy havere già più mesi passati da quella nostra comunità, cossì per salario a luy per essa nostra comunità statuito et deputato, como etiandio per denari spesi in servitii del'antedicta comunità et conducture per luy facte de bumbarde et altre cose, non pò essere satisfacto in suo grave preiudicio e danno et proinde ce richiede li facciamo fare debito pagamento (a). Se aduncha cossì fusse, ce pare ragionevole cosa che qualuncha debia havere habia. Volimo et expresse vi commandiamo che a dicto Domenico facciate fare debito pagamento de quanto se trovarà essere vero creditore et tu, podestà, cura (b) che se faza in modo che esso supplicante non habbia più cagione recorrere a noy per questa cagione né lamentare cum ragione. Mediolani, xx octobris 1450.
Cichus.


(a) Segue de quanto se trovarà essere vero creditore depennato.
(b) Segue per modo depennato.

(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 355, dal 1450 dicembre 1 con Tommaso Ghilino).