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1028. Francesco Sforza al vicario episcopale di Piacenza 1451 giugno 22 Milano

Francesco Sforza ripete al vicario episcopale di Piacenza la vicenda matrimoniale di Carlo Bagarotto e Agnese, figlia di Perogallo, informandolo che ha scritto al podestà, nel caso occorresse il braccio secolare, che intende far ripetere la celebrazione del matrimonio.

Vicario episcopalis (a) Placentie.
Havimo informatione che uno citadino de quella nostra cità, nomine Carolo Bagarotto, ha spoxato legitimamente et contracto matrimonio cum una novene, Agnexa per nome, figliola de Perogallo, et nichilominus reputandose farse vergongna che non sia nupto cum equale per rispecta alla nobilità et havere non la vole acceptare, ne pur nominare per moglie como comanda et vole la leze del matrimonio, della qual cosa molto se agrava essa Agnexa et suy parenti, reputandose questo in vergogna et vituperio assay. Pertanto ve confortiamo che, paticipando de cị cum el nostro potestà ĺ, al quali etiam scrivimo superinde che bisognando bracio seculare vel dia, vogliate haver informatione de cị et constante vobis che cusś sia, como ce è significato, astrengere cum li remedii della rasione, a de novo fare che dicto Carolo la sposi legittime et publice. Data ut supra.
Cichus.


(a) Coś A.