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1029. Francesco Sforza a Marcoleone Zampono e a Bartolomeo 1451 giugno 23 Milano

Francesco Sforza rimprovera Marcoleone Zampono e Bartolomeo, provvisionati a Cassano, per il loro pessimo comportamento avendo tolto munizioni dalla rocca e avendo minacciato e picchiato i famigli del castellano. Vuole che alla rocca non venga sottratto nulla e vieta a Giacomo da Cortona di avere a che fare con detta rocca.

[ 229v] Marcholeoni Zampono et Bartolameo, provixionatis in Cassano.
Ne dice el Villano nostro, castellano lì de Cassano, che vuy gli toleti le municione della rocha, cioè polvere, deretoni et similia et che vuy ve portati molto sinistramente con li famigli soy, menazandoli et batendoli, de che ne maravigliamo. Pertanto perché non intendimo che quella rocha sia desfornita ve commandiamo non debiati movere municione alcuna della dicta rocha per quanto haveti cara la gratia nostra, perché volimo siano lassate alli bisogni, ma de quelle cose bisognano avisate noy che ve le mandarimo de qui subito. Et con lo Villano et famigli soy ve deportati bene et honestamente per modo non se habiano ad gravare. Et perché intendimo che una Iacomo da Cortona si è portato deshonestamente in andare nele municione della dicta rocha verso el Villano, che ne è molto dispiazuto, provedeti et ordinati che da mò inanzi non se ne impazi per niente. Mediolani, xxiii iunii 1451.
Cichus.