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1038. Francesco Sforza al podestà di Parma 1451 giugno 25 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Parma intervenga per la soluzione, secondo che rechiede la rasone, della vertenza tra don Antonio da Esio, economo dell'abbazia di Pellegrino, e il conte Stefano da Sanvitale.

[ 231v] Potestati civitatis Parme.
Vertisse certa differentia fra el venerabile don Antonio da Esio, inconumo dell'abbatia de Pellegrino per una parte, et il conte da San Vitale per l'altra, como da loro intenderiti, la quale desiderando nuy che omnino se toglia via vi comittiamo et volimo che debiati havere le rasone del'una parte et del'altra in le mane, le quale intenderite et examinariti dilligentemente et bene et deinde decideriti et seu diffiniriti dicta differentia secondo che rechiede la rasone, ita che per vostra declaratione remanga l'acordio fra loro et levata al postucto dicta differentia, in che ve caricamo molto. Data Mediolani, die xxv iunii 1451.
Cichus.