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1061. Francesco Sforza a Manno 1451 luglio 3 Cremona

Francesco Sforza assicura l'ebreo Manno che l'assegnazione della rocchetta ad Angelo Simonetta è solo temporanea e non pregiudica il fatto suo.

Manno Ebreo.
Manno, benché crediamo che inanti la receputa dela presente tu sarray d'acordio cum Angelo Simoneta, nostro consigliero, et gli haveray asignata quella rochetta, como te havimo scripto, nondimeno respondendo alle tue littere te dicimo che questo asignare de rochetta non se fa per tortela né per preiudicare al facto to', ma solo per alcuni pochi dì et postea te Serrà restituita la dicta rochetta, overo li toy dinari, como è rasionevole. Nam per suspecto della peste se vole redurre lì dicto Angelo per alcuni dì; siché date bona voglia che non te sarrà facto torto. Isto autem interim, te potray redurre in qualche casa pur lì in la terra; siché asingna la rochetta a luy, como havimo dicto. Data Cremone, die iii iulii 1451.
Cichus.