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1062. Francesco Sforza al consiglio di Savoia 1451 giugno 26 Milano

Francesco Sforza chiede al consiglio del duca di Savoia di intervenire per impedire che si continui ad arrecare danno ai beni (taglio di erbe e di biade) che il conte Rusca ha nel Vercellese.

[ 237v] Consilio illustrissimi ducis Sabaudie.
Il magnifico dilectissimo nostro conte Franchino Ruscha ne dice che per alcuni soy adversarii gli è stato tagliato et segato messe herbe de alcune soe possessione che luy tene et possede in Vercelese; et mò pare che li dicti soi adversarii cerchano de volergli toglere le biave, dela qualcosa ne maravigliamo et siamo certi questo non è puncto proceduto né procede della mente del'illustrissimo signor vostro de Savoya, né anchora delle signorie vostre, che per vigore delli capitoli della pace sanno bene le prefate vostre signorie che li nostri possano goldere liberamente li soy beni, quali fosseno in lo territorio del prelibato illustre signor duca, et cossì li vostri godano et possano godere liberamente li loro beni, quali hanno suso lo terreno nostro. Per la quale cosa pregamo et confortamo le prefacte signorie vostre gli vogliano providere opportunamente et fare che li homini et beni del dicto conte Franchino non siano iniuriati et sforzati contra el debito et rasone, como ne rendiamo certissimi essere cossì l'animo et voluntate del prelibato illustre signor duca et cossì etiam dele signorie vostre, perché noy non comportarissimo che simili cose se facesseno contra li homini del prelibato illustre signor duca suso lo nostro terreno, anze sono bene veduti et tractati da tutti li nostri. Et però ve pregamo li vogliati providere, in modo et forma che lo dicto conte Franchino non habia casone gravarse et dolerse ch'el sia iniuriato et sforzato dalli vostri. Mediolani, xxvi iunii 1451.
Cichus.