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1073. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria 1451 luglio 3 Cremona

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Alessandria di aver ricevuto informazioni di quanto è successo tra quelli del Cerro et li homini sforzeschi. Lo assicura che se quelli del Cerro non rimedieranno, interverrà.

Locumtenenti Alexandrie.
Havemo recevuto la vostra littera de dì ultimo del passato, insieme cum una littera che ve scrive Filippo de Annono (a). Et inteso como è sequito il facto tra quelli del Cerro et li homini nostri, restamo avisati del tutto. Ad che non facimo altra resposta se non che vogliati, subito havuta la presente, l'aligata littera che noy scrivemo al signor marchese de Monferato et al signor Guilelmo. Et se loro non gli remediarano, ve avisamo como noy mandamo dal canto de là Georgio d'Annono cum piena commissione et arbitrio da noy ch'el venga a deffendere li homini nostri et offender ad chi li vorà dare impazo. Sìché ad questo non accade dire altro, se non che ve vogliati intendere con lo dicto Georgio et providere secundo sarà il bisogno; et del tutto, secondo succederà, vogliati continuamente et de passo in passo tenerne avisati. Et aciò che vuy intendiati bene la commissione che facimo al dicto Georgio, et cossì quanto scrivemo al signor marchese et al signor Guilelmo, ve mandiamo qui introclusa le copie d'esse littere. Cremone, iii iulii 1451.
Cichus.


(a) Si veda la missiva n. 1072.