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1075. Francesco Sforza a Luigi Confalonieri 1451 luglio 3 Cremona

Francesco Sforza ordina a Luigi Confalonieri di imprigionare i due uomini d'arme, che hanno rubato delle biade a Giacomo da Rivolta, cittadino piacentino. Non li rilasci fino a che non abbiano ripagato Giacomo della biada toltagli.

Aluysio de Confaloneriis.
Sonno alogiati in quella nostra terra duy homini d'arme, l'uno chiamato Mariano, Stephano, quali hanno certa quantità de biade ad Iacomo da Rivolta, nostro citadino piasentino; pertanto volimo et cussì per questa te commandiamo che tu metti ogni tuo intellecto et sagacità de pigliare li dicti Mariano et Stephano et metergli im prisone et fameli custodire per tal modo che non se ne possano fugire. Li quali volimo che tu non debii may relaxare fuora de presone, fina ad tanto che essi habiano contentato et satisfacto dicto Iacomo della biava che gli hanno tolta, et questo vedi de farlo tanto cautamente et pigliare tale tempo che tu mandi ad effecto in ogni modo questo che nuy te scrivimo, avisandote che se per caso introvenisse che li dicti homini d'arme non fossero pigliati et che tu non mandassi ad effecto questa nostra voluntà, nuy farissimo pagare ad ti tucta quella biava che li dicti havessero tolta al dicto Iacomo. Et in questo facto non gli lassar manchare niente, per quanto hay ad cara la gratia nostra. Data ut supra.
Cichus.