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1091. Francesco sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 luglio 7 Cremona

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate di far avere ad Angelino de Luca d'Ascoli quanto gli spetta per tutto il tempo che ha servito alla porta di Parma, non computando gli extra avuti dal duca. Altrettanto si faccia per il connestabile della porta di San Barnaba di Parma, che vanta uno frota de paghe.

[ 244v] Regulatori et Magistris intratarum nostrarum.
Accioché Angelino de Lucha d'Ascoli consequisca el pagamento per lo tempo ce ha servito ala nostra porta di Parma, volimo che subito gli faciati fare ogni scripture e bulette oportune, perché consequischa integre el suo dovere. Ceterum perché siati chiari dela mente nostra, non volemo che in le soe ragione siano computati certi panni et dinari gli facessimo dare a Milano, anci volemo che siano posto pro expensa consumata. Spazatilo adoncha presto, come havimo dicto, accioch'el non habia a perdere tempo sulo albergo. Ulterius, perché il conestabile de porta de Sam Bernabeo de Parma dice che resta ad havere uno frota de paghe senza le quale non (a) ne poteria servire, volimo che similiter gli faciati fare le scripture et bulette opportune mediante le quale vengha ad havere le soe paghe, como è ragionevele. Data Cremone, die vii iulii 1451.
Cichus.


(a) Segue ne in interlinea.