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1111. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 luglio 12 Cremona

Francesco Sforza, facendo riferimento a quanto succede in Como, che va spopolandosi causa la peste, vuole che i membri del Consiglio segreto intervengano disponendo che la città remanga ben guardata et secura dala peste, e nessun inconveniente ne venga dall'assenza dei connestabili e dei castellani.

Dominis de Consilio secreto.
Vederiti quanto ne scrive Thomaso da Bologna, nostro comissario in Como, circa el facto dela peste; per la quale se ne sonno absentati asay de quella cità et alcuni officiali et puoi quanto sonno mal forniti castellani et li connestabili dele porte, et cetera, como più pienamente intenderiti per le soe littere, quale ve mandamo qui incluse; la qual cosa ne è molto molesta. Pertanto ve commettimo et volimo che debiati circa ciò oportunamente provedere, siché dicta nostra cità remagna ben guardata et secura dala peste, sì etiandio da ogni inconveniente potesse occorrere per mancamento, che hanno dicti castellani et connestabili; sopra el che fariti pensero cum diligente provisione. Cremone, ut supra.
Cichus.