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1115. Francesco Sforza a Lancilotto da Figino 1451 luglio 13 Cremona

Francesco Sforza comunica a Lancilotto da Figino di aver concesso, su richiesta del condottiero ducale Antonio Landriani, che il suo uomo d'arme Pietro di Vezani sia esentato dalla tassa dei cavalli.

[ 249r] Lanzilotto de Figino.
Il spectabile Antonio da Landriano, nostro conductero, ce ha dicto havere alli soy servicii uno homo d'arme da Calestano, chiamato Petro di Vezani (a), quale pare, perché sia astrecto ad contribuire alla taxa de cavalli, ce ha pregato vogliamolo relevarlo da dicta taxa. Pertanto intendendo condescendere alla dicta richiesta, maxime per casone che li homini d'arme quali se adoperano in nostro servicio degono pur godere qualche immunitate, como è rasonevelle, volimo tenghi modo sia il dicto homo d'arme relevato dalla dicta tassa et che per dicta casone non gli sia dato altro impazo, videlicet né per la sua persona, né per li soy beni proprii. Cremone, xiii iulii 1451.
Andreas Fulgineus.


(a) Segue quale in interlinea.