Registro n. 4 precedente | 1135 di 1893 | successivo

1135. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 luglio 15 Cremona

Francesco Sforza scrive ai membri del Consiglio segreto di aver ricevuto le loro scuse per non avere tempestivamente sbrigato quanto richiesto per Giacomello da Trivulzio. Ricorda la richiesta di un ambasciatore fatta dal papa e dai fiorentini. Vuole, infine, che si trovino con la duchessa che è prossima al parto.

Consilio secreto.
Havemo inteso le vostre littere et quanto ne scriviti per excusacione vostra perché non è spazato misser Iacomello da Trivulcio et mandato da nuy segondo havimo rechesto, al che respondendo vi dicemo che ne recresce molto che fin ala prima non fossemo avisati de questo mancamento, perché se ben dovessemo havere veduto la più bella cosa che nuy habiamo, l'haveressemo spazato et già più de xv dì sonno mandati l'haveressemo mandato et non seria questo mancamento occorso et vergogna nostra che mo' occorre perché, como per l'altre nostre ve scrissemo, nuy sempre havimo cercata per ogni via la pace. Et non che nuy siamo rechesti et dala sanctità de nostro signore et dali signori nostri Fiorentini che debiamo mandare lo ambasatore nostro pare che non mandandolo nuy delegiamo la feria che passa in nostro gran men d'honor. Pertanto essendo nuy deliberati [ 269r] (a) siati ben contento et satisfacto, hora vuy vedati solicitare la cosa et expedire presto perché possati retrovarve cum la illustre madona nostra consorte in qualunche loco essa serà, perché como sapeti se approxima al suo parto et non li perdate tempo alcuno per le cose che possano accadere et per contenteza nostra n'avisareti como hareti facto. Cremone, ut supra.
Cichus.


(a)La numerazione originale passa da carta 252v a carta 269r.