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1162. Francesco Sforza a Pietro da Norcia e a Antonio da Trezzo 1451 luglio 30 Cremona

Francesco Sforza scrive a Pietro da Norcia e a Antonio da Trezzo in merito alla venuta del cardinale camerlengo a Ferrara, invitandoli ad andare a fargli visita.

[ 275r] Domino Petro de Nursia et Antonio de Tricio.
Havimo presentito ch'el reverendissimo monsignore cardinale camerlengo capitarà lì a Ferara se, alla receputa dele presente, non gli è capitato per l'andata della signoria sua a Venetia. Per la qual cosa volimo et ve commettimo che subito andate a visitare la sua signoria con quella debita reverentia che se convene alla dignità della persona sua et all'amore intrinsecho che gli portiamo; et facta la visitatione, ringratiariti la signoria sua de quanto ne mandò a dire per suo secretario, ser Michele da Como, et gli offeririti tucte le nostre facultà, stato et persona propria alli honori et commodi de sua signoria, certificandola che non mancho pò de nuy et del stato nostro quanto possimo nuy stessi, certificandola a farne prova in quelle cose in le quale se aprovano li veri amici, dicendoli etiam più oltra che, se la sua reverendissima signoria havesse havuto camino uno pocho più propinquo qua, veramente l'haverissemo visitata nuy proprii personalmente cossì per lo debito nostro, como etiam l'affectione li portamo. Et demum nelli recommandariti et ve sforzariti con ogni demonstratione dargli a vedere che siamo suo perfectissimo figliolo et amico como siamo per effecto et sempre volimo essere. Data Cremone, die xxx iulii 1451.
Cichus.