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1191. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo, al Referendario generale e al tesoriere di Pavia 1451 agosto 3 Cremona

Francesco Sforza chiede a Gracino da Pescarolo, al Referendario generale e al tesoriere di Pavia di pagare all'abate di San Lorenzo di Pavia il frumento a suo tempo prestato in ragione di 16 soldi imperiali a staio, prendendo il denaro dalle entrate della città dei primi due mesi dell'anno a venire.

[ 281r] Referendario necnon Gracino de Pischarolo, generali Referendario et thexaurario Papie.
Il reverendo misser Mansueto, abbate de San Lorenzo de questa nostra cità, ne ha subvenuto et prestato mile, cioè 1000, stara de formento alla mesura Cremonese a ragione de soldi sedeci imperiali per cischuno staro, del quale gli intendemo fare debito paghamento delli denari delle nostre intrate como è ragionevele e iusto. Pertanto volimo et ve committimo che sule intrate de quella nostra cità de Pavia delli mesi de zenaro et februario del'anno proximo a venire 1452, gli faciati tale assignatione che omnino consequischa el (a) pagamento de dicto formento a ragione de soldi 16 imperiali per ciaschuno staro, como havimo sopra dicto. Cremone, iii augusti 1451.
Cichus.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsi.


(a) Segue debito suo depennato.