Registro n. 4 precedente | 1234 di 1893 | successivo

1234. Francesco Sforza a Taddeo Dal Verme 1451 agosto 14 Lodi

Francesco Sforza informa Taddeo Dal Verme di volere compiacere alla sua richiesta di perdonare il nipote di Cacciavillano che ha ammazzato Rosseto, uomo d'arme di Taddeo.

Tadeo de Verme armorum, et cetera.
Havimo recevute le toe lettere et inteso quello ne richiedi che vogliamo fare relaxare de persone el nepote de Cazavilano quale haveva morto el Rosseto tuo homo d'arme et perdonargli la vita, perché tu gli hay perdonato, ale quale respondendo, perché alquanto sii informato della mente et opinione nostra, ti dicimo che nuy habiamo cercato per ogni modo et via de havere nel mane dicto Cazavilano, quale tene mano alla morte d'esso Rosseto insieme con dicto suo nepote per fargli da poy ministralgli iustitia et la rasone et perfin ad hora non lo havimo havuto, benché per più delli nostri cortesani, squadreri et altri homini d'arme siamo strectamente pregati che li volessemo perdonare, alli quali may non gli havimo voluto complacere. Hora perché tu ne richiede cossi strectamente et ne lo domandi de gratia deliberamo compiacerti et cussì a toa petitione siamo contenti perdonargli; et a complacentia toa per nostre lettere scrivimo al nostro locotenente ch'el debbia liberamente relaxare. Il perché a tuo avisamento ti ne scrivimo, accioché intendi le toe preghiere esserne state grate et accepte. Data Laude, die xiiii agusti 1451.
Iohannes.