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1235. Francesco Sforza al luogotenente di Piacenza 1451 agosto 14 Lodi

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Piacenza di liberare il nipote di Cacciavillano, imputato dell'omicidio di Rosseto, uomo d'arme di Taddeo Dal Verme, che ha chiesto sia graziato.

[ 289v] Locumtenenti Placentie.
Perché el spectabile Tadeo dal Verme nostro conductero ne ha domandato de gratia, vogliamo fare relaxare de persone el nepote de Cazavillano, quale haviti lì in guardia vostra et perdonarli l'homicidio facto in quondam el Rosseto suo homo d'arme, al quale vogliamo complacere, siamo contenti et cussì ve commettiamo et volimo che dicto nepote del prenominato Cazaviliano debbiati liberamente relaxare et metterlo in suo arbitrio, remettendoli ogni banno et (a) condemnatione che li fosse facta, vel gli fosse per essere facta, per dicta casone, la quale ex nunc gli remettimo nuy per le presente ad le pregherie et instantia d'esso Tadeo. Data Laude, die xiiii augusti 1451.
Iohannes.


(a) Segue commandamento depennato.