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1237. Francesco Sforza a Bernabò da San Severino 1451 agosto 14 Lodi

Francesco Sforza scrive a Bernabò da San Severino di levare ogni inibizione fatta verso i mercanti che dal nord scendono verso Milano e da Milano vanno verso il nord, col pretesto che vengono da luoghi infetti da peste.

[ 290r] Bernabovi de Sancto Severino
Ne è facto querella che non feno lassati passare per quella vostra valle né per li lochi vostri multi merchadanti quali veneno de sopra da verso li monti cum le sue mercantie per andare a Mediolano et cossì versa vice quelli che se partino dele terre nostre per andare verso quelle parte et monti, et cetera, sub hoc pretextu che vano et vengono da lochi (a) infecti de peste; dela qual cosa molto se maravigliamo, né intendimo comportarla per alchuno modo perché se fa gram danno in questo alle intrate nostre. Pertanto ve committiamo che debiati levare ogni inhibicione che fosse facta sopra ciò, providendo che ciaschuno mercadante possa andare et venire liberamente con le soe merancie et forse se non gli volesti providergli, ve avisamo che non lo comportarimo. Data Laude, xiiii augusti 1451.
Cichus.


(a) da lochi ripetuto in A.