Registro n. 4 precedente | 1247 di 1893 | successivo

1247. Francesco Sforza a Galeotto Ratto 1451 agosto 16 Lodi

Francesco Sforza vuole che l'incantatore del dazio si faccia dare da Giovanni Caimi il denaro dovuto per il pagamento di detto dazio; tale denaro poi sarà convertito in paghe per i cavallari.

[ 292v] Domino Galeotto Ratto.
Nel mese de zennaro passato fecimo assignare l'intrata dela additione vechia del datio grande de quella nostra inclita città a Zorzo Aliprando nostro officiale de cavallari da essere convertita in li pagamenti d'essi cavallari, et ha conseguito li denari d'essa intrata che monta libre trecentovintenove et soldi nove de imperiali ogni mese fino a calende luglio proximo passato; da poy in qua non ne ha possuto conseguire uno et quantuncha habiamo commesso la exactione d'essi a Paolo dala Padella, più non l'ha facto. Pertanto commectiamo ad voy et volimo che havuto da voy lo incantatore d'esso datio del quale sarete informato da Zohanne Caymo, l'astrenzati ad satisfare interamente ad esso Zohanne de tucto quello è verace debitore per casone del dicto incanto, ad ciò che mediante essi denari se possa satisfare ali cavallari li quali come possete credere non ponno cavalcare senza denari. Laude, xvi augusti 1451.
Cichus.