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1262. Francesco Sforza al precettore di Sant'Antonio fuori le mura di Piacenza 1451 agosto 17 Lodi

Francesco Sforza scrive al precettore di Sant'Antonio fuori le mura di Piacenza ricordandogli le promesse fatte in merito al pagamento di cento ducati.

[ 296r] Preceptori Sancti Antonii extra muros Placentie.
Sapete quanto tempo è vi habbiamo facta la confirmatione de quella vostra commandaria et la instancia ne facevate per la mezanità de misser Iacomo Palmano de obtenerla da nuy con la promissione che immediate, como l'havesti havuta, de dare ducati quatrocento; poy haveti voluto la promessa de fare dare la sententia da misser l'abate di Maletti, fratello de Francesco nostro secretario. Non obstante tute queste cautione voy havete pocho attenso quello ne prometesti et ancora restate (a) debitore de cento ducati, quali più dì fa ha tolto ad nostro nome dicto Francisco in presteto et non satisfare per el vostro manchamento. Del che se maravigliamo et dolemo de voy che in questo usati tanta negligentia et hariano creduto che in questi nostri bisogni senza altra promessa da nuy, ne havesti subvenuto de dicti denari. Pertanto vi confortiamo, stringemo et caricamo che, subito veduto le presente. debbiate numerare dicti cento ducati al portatore presente, quale mandiamo lì per questa cagione et in questo non faciati più exceptione né difficultà, acciò ch'el dicto Francisco possi desobligarse de dicti dinari, altramente non serremo ben contenti di facti vostri. Data Laude, die xvii augusti 1451.
Cichus.


(a) Segue advisati depennato.