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1263. Francesco Sforza al potestà, al referendario e al commissario della gabella del sale di Parma 1451 agosto 18 Lodi

Francesco Sforza riprende il potestà, referendario e commissario della gabella del sale di Parma lamentandosi del loro scorretto comportamento verso gli uomini di Calistano, alcuni dei quali sono stati anche messi in prigione.

Potestati, referendario et commissario gabelle sallis Parme.
Sonno stati da nuy alcuni de nostri homini da Calistano per parte de tucta quella communità et ne hanno dicto deli cativi deportamenti che voy li facti et maxime de ti, Desiderio, che non li poy comportari et che gli haveti destenuti alcuni loro homini per respecto de salle; della qualcosa loro molte se gravano, dicando che altra volta fureno a Milano per questa casone del salle dali nostri Magistri extraordinarii et che, como loro remaseno bene d'acordio et hano atteso tucto quello che gli promesseno; che essendo cossl ne pare che dal canto vostro habbiate torto. El perché, se la cosa è cossl como havimo ditto ve dicemo et commandiamo che, havuta questa, relaxati li dicti homini destenuti et con essi ve deportati per lo advenire più honestamente che non è facto fin a qui, siché loro habbiano casone de stare ben contenti et satisfacti et nuy non habbiamo più materia de scrivere per questo facto. Data Laude, xviii augusti 1451.
Cichus.