Registro n. 4 precedente | 1291 di 1893 | successivo

1291. Francesco Sforza al commissario di Como 1451 novembre 4 Casalmaggiore

Francesco Sforza vuole che il commissario di Como interroghi Gnogno perché dica chi era con lui e chi ha ferito maestro Zuchino; si occupi poi di catturare gli autori del ferimento. Il duca si lamenta che i lavori del Naviglio non proseguano. L'eccesso del famiglio di Giovanni Martella commesso nei confronti del medico tedesco deve essere punito.

Commissario Cumarum.
Inteso quanto ne hay scripto ale nostre, respondendo circha che magistro Zuchino dica che Gnogno fo in compagnia de quello lo feriteno ti dicemo che debi havere per ogni modo nele mano toe dicto Gnogno quale destineray, interrogandolo chi forono li altri, chi erano in compagnia soa, ad ferire dicto magistro Zuchino et manifestando luy chi erano li compagni soy, vogli servare via de haverli nele mano toe similmente avisandone poy noy della loro detencione et de quello haveray inteso da loro, perché te scriverimo quanto haveray ad fare. Del facto del navilio, maravigliamose che non se gli lavora, licet Antonio da Varese habia male, perché nostra intencione è che se debia lavorare in quello et cum celerità. Credimo che Antonio predicto haverà el modo del dinaro, o ti sapperà dire dove haveray dicto modo per lo qual poteray far lavorare, como è nostra intencione. Delo excesso commisso per lo famiglio de Zohanne Martella contra quello medico todescho, te dicimo che se esso malfactore è della iurisdicione toa, lo debi punire, siché sia exemplo ad altri [ 298v*] de non commettere tale excesso; si vero fosse della iurisdicione de fratelli de San Severino, volimo li mandi la alligata, la quale gli scrivimo circha questo. Data Casalismaioris, iiii novembris 1451.
Cichus.