Registro n. 4 precedente | 1299 di 1893 | successivo

1299. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo 1451 novembre 9 Parma

Riguardo al rifiuto dei dottori di fare lezione in mancanza di scolari, Francesco Sforza dice al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo che ciascuno di essi deve svolgere regolarmente la sua lettura e per questo essere regolarmente pagato.

Referendario Papie et Gracino de Pischarolo.
Veduto quanto ne haveti scripto deli doctori de quello nostro felice studio quali recusano de legere per lo manchamento delli scolari loro, dicimo che nostra intencione è che cadauno de loro habia el suo debito salario, senza manchamento veruno et che debiano legere ordinatamente; el che vogliamo et cossì gli dicati et certificati per parte nostra et non gli lassarimo manchare cosa alchuna del dovere suo. Mandiamovi qui incihuso lo rotolo d'essi doctori, quali haverano a legere, ali quali tutti poreti dire et intimare como l'havimo ordinati alle lecture, como per quello intendereti et che vogliano legere, certificandovi che noy per un'altra nostra ve avisarimo del sallario, quale gli haverimo taxato ad cadauno de loro, il quale sarà tale che haverano merito a contentarsi. Nel rotulo predicto mancha una lectura, perché havimo havuto suxo quelli che debeno legere uno puocho difficultate, ma per un'altra nostra ve avisarimo de quelli che sarano ordinati [ 300v*] per noy alla dicta lectura et del sallario quale gli haverimo ordinato, siché havereti a confortare li prefacti doctori che vogliano stare de bona voglia et attendere ad legere de bona voglia, perché intencione nostra è che omnino habiano el dovere suo per lo passato et per lo advenire, siché se haverano a contentare et laudarse de noy. Parme, viiii novembris 1451.
Cichus.