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14. Francesco Sforza alla comunità di Vigevano 1450 dicembre 21 Lodi

Francesco Sforza chiede alla comunità e agli uomini di Vigevano di dare cum quella magiore celerità di tempo sia possibile mille ducati d'oro.

Comunitati et hominibus Viglevani.
Essendo nuy certi che in li bisogni nostri sempre sereti prompti ad exequire quanto ve sarà rechesto, maxime perché la conservatione et augumento del stato nostro è vostro bene et defensione de vuy et le cose vostre, et havendo nuy alli dì passati rechesto ad tucti li altri nostri subditi che neli bisogni nostri, quali ne occorreno, volesseno subvenire de quella magiore quantità de dinari potevano, ne fecino caduno da loro liberalissima proferta et ne hanno subvenuto de assay notabile summa de dinari. Habiamo deliberato anchora de rechedere vuy in questi nostri bisogni, come fidelissimi servitori et quali siamo certi, non solo richesti da nuy ma da vuy stessi, havendolo saputo, lo haveresti facto. Il perché ve caricamo et confortiamo vogliati mettere tale ordine et provisione possiamo, cum quella magiore celerità di tempo sia possibile, havere da vuy in questi nostri bisogni ducati mille d'oro, quali non solo ad nuy in li dicti bisogni, ma ad vuy seranno utile et honore. Deli quali siamo contenti ne disponati et fatiati come ve ordinarà li Magistri dele entrate nostre, ali quali habiamo circha de ci imposto quanto hanno ad fare. Et advisatene del'ordine havereti posto ad questo, quale per sia tale satisfaza ad questa nostra richiesta. Laude, xxi decembris 1450.
Cichus.
Antonius.
Iohannes.