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1403. Francesco Sforza a Nicolò Arcimboldi, Cosimo de' Medici, Nicodemo Tranchedini da Pontremoli 1451 novembre 25 Cremona

Francesco Sforza informa Nicolò Arcimboldi di mandare il figlio, Galeazzo Maria, e il fratello, Alessandro, quali ambasciatori a Ferrara dall'imperatore, che, insieme agli ambasciatori genovesi, daranno onore alla lega; ha disposto poi che lo stesso imperatore sia accompagnato nel suo viaggio verso Roma da altri quattro ambasciatori.

[ 324v] Domini Nicolao de Arcimboldis.
Da poy te scripsimo, non n'è accaduto altro novo de qua, degno de noticia vostra, solamente ve avisamo como per littere et per messi havimo ogni dì noticia della venuta del'imperatore, quale debe esser posto a camino et circa a kalende che vene sarà a Ferrara. Noy havimo deliberato mandargli una solempne ambassata, quando sarà a Ferrara, zoè Galezo Maria, nostro figliolo, et Alexandro, nostro fratello, cum una notevole compagnia de cavaleri et de scuderi; havimo etiamdio deliberato presentare la maestà sua honorevolmente, como se convene; et ulterius havimo ellecti quattro ambassiatori, quali farano compagnia alla maestà soa in l'andare a Roma et retornare indreto. Però volimo recordati et confortati quella excelsa comunità, et chi altri parerà a vuy, gli piaza mandare soy ambasatori dala prefata maestà del'imperatore a Ferara, perché se gli retroverano anchora quelli de Zenoesi et tutti insieme poterano far quello sarà honore et debito de tutta la liga. Et cossì facendo sarà più honore, reputacione et favore d'essa liga, como posseti iudicare. Noy attendiamo cum ogni studio et diligentia a mettere ordine ale intrate nostre per potere aydare ali bisogni; però ne pare et volimo che, retrovandovi col spectabile Detesalvi, nostro compare, lo sollicitati ch'el voglia operare che dal canto de là se facia provisione del dinaro et del'altre cose, aciò se ne possiamo ayutare, como gli parerà richiedere el bisogno et cum ogni celerità possibile. Et ulterius gli piaza retornare presto, ben spazato et informato d'ogni cosa. De facti de Roma, deli quali ne scriveti per una vostra, data a xiiii del presente, non dicimo altro, perché doveti havere veduto per la nostra littera quello havimo scripto alli nostri ambaxatori de Roma circha de ciò.
[ 325r] Deli ambaxatori del'imperatore, quali son venuti lì, similmente non dicimo altro, se nonché expectiamo intendere l'ambaxata che farano.
Ch'el signore Hestor sia conducto cum quella excelsa comunità ne piace et circha de ciò similmente non dicimo altro. Data Cremone, xxv novembris 1451.
Cichus.
In simili forma ut supra scriptum fuit Cosme de Medicis, videlicet de primis duabus partibus. Data ut supra.
Item in simili forma prout supra scriptum fuit Nicodemo, videlicet de prima parte littere suprascripte.