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1416. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate 1451 novembre 26 Cremona

Francesco Sforza scrive ai Maestri delle entrate in merito al pagamento di 225 ducati da farsi entro sei mesi a Gottofredo da Iseo.

[ 328r] Magistris intratarum.
Per altre nostre date qui a xxviii del passato ve scripsemo che, essendo nuy debitori del spectabile Gottofredo de Iseo, conductero del magnifico signore misser Sigismondo Pandolfo di Malatesti, de ducati centosetanta d'oro a soldi sexantaquatro per duc(a)to per una promessa fecimo per Baptista de Ceulo de Esio per taglia gli havea imposta per haverlo presso in monte Loro quando rompessemo el magnifico quondam Nicolò Pianino, et cetera, dovesti fare assignacione deli dicti dinari ad Iohanne da Melzo, nostro citadino et mercadante milanese, quale a nostro nome ne haveva facto contento et satisfacto ad esso Gottofredo, como in essa nostra littera se contene, ala quale ce referiamo. Et perché trovamo el dicto Zohanne havere satisfacto ad esso Gottofredo de ducati ducento xxv, sive 225 d'oro, siamo contenti et volimo, non obstante quello ve scrissemo adlora, gli faciati assignacione deli dicti ducati ducentoventicinque supra l'entrate nostre de Mediolano, ita che fra el termino de sey mesi, incomenzando a calende de zenaro proximo a venire, li possa havere, facendone tucte quelle bollette et scripture che serano expediente et mettendoli per spessa consumata. Cremone, xxvi novembris 1451.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.