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143. Francesco Sforza al podestà di Melzo [Aimo Marliani] 1451 gennaio 27 Lodi

Francesco Sforza comunica al podestà di Melzo che la gente di Gorgonzola si lamenta delle noie da lui date per la tassa dei cavalli di Alessandro Visconti, per i cariaggi e il suo salario. Il duca vuole che soprasseda a tutto finché lui non avrà parlato con Alessandro Visconti. Comunque, avuta garanzia da detta gente, restituisca i buoi presi.

Potestati Melcii (1).
Li homini de Gorgonzola hanno mandato qui da nui, qualli se gravano che tu gli dai molestia per casone de alcune taxe de cavalli de Alexandro Vesconte et de carrezi et de salario tuo, excusandose che a loro seria imposibile portare questa spesa. Pertanto volimo debbi soprasedere et non gli dare impedimento veruno fin a tanto che Alexandro Vesconte non vegna qui da nuy, col qualle volimo intendere questo facto. Et, perché essi ne dicono che tu gli hai retenuto alcuni bovi per questa casone, volimo gli debbi liberare, dando loro segurtà, et relasare li suoi bovi et non gli dare altro impedimento se noi non te scrivemo altro. Laude, xxvii ianuarii 1451.
Iohannes.


(1) Identificato come Aimo Marliani (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 208).