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1436. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1451 dicembre 8 Lodi

Francesco Sforza dice al podestà di Piacenza di avere inteso quanto gli ha scritto; circa i problemi sorti con alcuni sudditi gli suggerisce di lasciare gestire la situazione da Sillano Negri e il suo compagno, commissari.

Potestati Placencie.
Inteso quanto tu ne scrivi per toe littere, respondendo ale nostre, quale te scrissemo da Cremona el secondo dì del presente mese circa el facto deli inhonesti deportamenti de alcuni nostri subditi et gentilhomini deli qualli te mandassemo uno quadernetto in le dicte nostre littere incluso, excusandote che sey obligato ali statuti et che per molte rasoni seria molto meglio fare expedire queste cose per lo egregio doctore messer Silano di Nigri et lo suo compagno perché sonno commissarii, et cetera, te respondemo che una volta questo l'havemo tolto dele mano de messer Silano predito et de ogniuno altro et advocato a nuy et deinde l'havemo commisso ad ti podesta. Pertanto volimo che faci et exequischi in questo quanto in le dicte nostre littere del secondo dì del presente se contene, ale qualle ne referimo. Laude, ut supra.
Cichus.