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1441. Francesco Sforza al podestà di Mortara 1451 dicembre 8 Lodi

Francesco Sforza informa il podestà di Mortara di avere demandato al referendario di Pavia la risoluzione della vertenza sorta tra i dazieri di Pavia e gli uomoini di Mortara per le imbotate del vino e delle biade.

[ 348v] Potestati Mortarii.
Havimo recevuto la toa littera et inteso quello ne scrivi del'acto seguito fra quelli nostri datierii de Pavia vennero alli dì passati lì per imbotare le biade et vino et li homini de quella nostra terra de Mortara; ma siamo informati la cosa essere altramente passato che tu non scrivi. ll perché, da poy che da si stessi se hanno dato casone che, havendoli noy facto gratia per questo hanno, como havevamo, dovevano recognoscerlo altramente che non hanno facto, deliberamo ch'el se facia raxone et questa cosa volimo sia cognosciuta per lo nostro referendario de Pavia. Pertanto volimo et sic te commandiamo che statim debi admonire quelli homini de Mortara, che mandino inanci el dicto nostro referendario ad deffendere la raxone loro, dovo sarano anche li dicti datieri et ad questo non faciano inducia, neanche dureno fatiga per questo de venire da noy perché, como havimo dicto, havimo commissa questa differentia al referendario de Pavia. Te dicimo bene et te caricamo, se desideri fare cosa ne piaza, te sforzi cum ogni diligentia de investigare quelli forono prencipio et casone de fare quello rumore et li manda qui da noy insieme cum uno de quelli datieri, aciò possiamo intendere questo facto. Laude, viii decembris 1451.
Cichus.