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1443. Francesco Sforza a Roberto Sanseverino 1451 dicembre 9 Lodi

Francesco Sforza scrive a Roberto Sanseverino esprimendo il suo dolore, a lui e alla moglie, per la morte del figlio Leonetto.

Domino Roberto de Sancto Severino, militi.
Roberto, per la toa lettera de di vi del presente facta ad Parma havemo intesa la morte de Leonetto, tuo figliolo, del quale caso nuy semo certissimi che et ti et madonna Zohanna ne havete preso grandissimo despiacere et amaritudine de core; ma vogliamo et etiandio tu sii certissimo ch'el despiacere et dolore nostro, quale de tal caso havemo preso, non sia puncto menor del tuo, perche nuy ne havemo presa quella propria afflitione et amaritudine che s'el fusse stato nostro proprio figliolo nato del sangue nostro medesmo. Et vogliamo appreso te rendi certissimo che, s'el fusse possibile potere far retornare ad vita el dicto Leonetto per metterli del sangue et carne dela persona nostra propria, nuy gli la metteressimo molto volentieri et non altramente che faresti ti stesso. Ma da poy che a Dio è piaciuto tirarlo ad sé, el quale corso ad tucti noy conviene seguire, confortiamo ti et cossì madonna [ 349v] Zohanna a portare pacientemente questo caso adverso et pensare etiandio che ti et ley seti zoveni e apti a far deli altri figlioli et cossì stare pacienti a quello che è stato voluntà del nostro signor Dio. Data Laude, viiii decembris 1451.
Iohannes.