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1449. Francesco Sforza a Marco Attendoli 1451 dicembre 7 Lodi

Francesco Sforza ordina a Marco Attendoli che, sentite le lagnanze di Adrea Palastrello e il parere del potestà e dei presidenti di Piacenza, sia immediatamente liberata la moglie di Palastrello con tutte le sue cose, pagando quanto sarà stabilito dal potestà di Piacenza, competente in materia.

Marcho de Attendolis.
Intesa la querela a noy facta per Andrea Palastrello et quanto ne hano scripto lo potestà et presidenti della nostra cità de Piasenza, non ne pare conveniente che tu debie fare sostenere né retenere a niuno modo la donna del dicto Andrea. Et volimo, daghando luy securtà in nome suo, overo delle dicta dona, de stare a raxone et de paghare quello sarà iudicato davanti al nostro potestà de Piasenza, el quale è suo iudice competente, subito et senza exceptione lassi andare la dicta dona con le cose soe. Et avisa cadauno, quale pretenda essere creditore suo havimo scripto al dicto nostro potestà non tenga l'homini in longeza, ma li debia spazare summariamente et senza litigio et havendo loro raxone gli facia paghare lo danno, interesse et spese et cossì volimo debi exeguire et acio che meglio credi questa eseere nostra intencione, habiamo scripto la presente de nostra propria mano. Laude, vii decembris 1451.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.