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146. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate, al referendario [Giovanni Lampugnani] e al tesoriere di Como [Pietro Corio] 1451 gennaio 27 Lodi

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate di pagare puntualmente ogni mese al luogotenente di Como, Tommaso da Bologna, quaranta fiorini senza nessuna trattenuta a eccezione del caposoldo.

Regulatori et Magistris intratarum.
Como altre volte ve scripsemo, de novo vi replicamo et volimo che a Thomaso de Bologna, nostro locotenente in Como (1), respondati et fazati respondere de xl fiorini ogni mese, senza né farlo andare dal'uno in l'altro mese et senza retentione de paghe né alcuna altra exceptione, cossì per lo passato como per l'avenire, excepto el caposoldo debito et consueto. Laude, xxvii ianuarii 1451.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit referendario (1) et thesaurario civitatis Cumarum (2).


(1) Tommaso Tebaldi da Bologna.
(2) Identificato come Giovanni Lampugnani (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 241).
(3) Identificato come Pietro Corio (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 243).