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1462. Francesco Sforza al potestà di Soncino 1451 dicembre 12 Lodi

Francesco Sforza dice al potestà di Soncino di comportarsi secondo ragione e giustizia nel caso, come questo, di condannati a morte.

[ 354v] Potestatl Soncini.
Inteso quanto ne scrivi de quello hay in presone che merita la morte, te respondemo che, quando te accade havere homini che meritano la morte in le mano, como ne scrivi meritare questo, non bisogna che ne avisi, ma debbi fare quanto vole rasone, salvo se non havesse altro in contrario da nuy, siché in questo quanto la rasone et iusticia vole et rechede. Laude, xii decembris 1451.
Cichus.