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148. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 gennaio 26 Lodi

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate che da ora in poi nel giorno della festa di San Bassiano si faccia un'offerta di lire settantacinque, soldi nove, denari sei, che dovranno essere versati dal tesoriere della città di Lodi.

Regulatori et Magistris intratarum.
Siamo informati che lo illustrissimo et excellentissimo quondam nostro padre et socero, olim duca de Milano, ogni anno faceva fare ala festa de Sancto Basano, patrono de questa nostra cità, una oblacione de libre setantacinque et soldi viiii, denari vi. Et, deliberandose nuy de prosequire li vestigii et usanze soe, maxime perché portiamo singular devotione al prefacto sancto, semo contenti et volimo che da m inanti provediati che annuatim sia facto dicta oblacione ala festa del dicto San Bassano in quello modo et forma che è usata fir facta. E questo non mancha per cosa alcuna. Ceterum ve avisamo che per l'anno presente havimo facto fare la dicta oblacione. Il perché volimo che dinari che sonno libre setantacinque et soldi viiii, denari vi, como è scripto de sopra, li faciati fare boni in le rasone del texaurero de questa nostra cità (1), facendove fare le bollete et scripture expediente. Laude, xxvi ianuarii 1451.
Cichus.


(1) Identificato come Martino Cordeti (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 393).