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1483. Francesco Sforza ad Antonio de Rizolo e ai deputati alla fabbrica dei muri di Piacenza 1451 dicembre 14 Lodi

Francesco Sforza ricorda ad Antonio de Rizolo e ai deputati alla fabbrica dei muri di Piacenza le assegnazioni fatte sulle entrate dell'anno prossimo.

[ 358v] Antonio de Rizolo et deputatis fabrice murorum Placentie.
Inteso quanto ne scriviti della cura haveti in fare lavorare et apparechiare quello bisogna per fare conzare le mure de quella nostra cità, ve respondemo che ne piace et cossì ve ne commendiamo sumamente delle assignacione hanno facte li Anciani de quella cità. Tam de quella del iudeo, quanto dele altre del'intrate del'anno avenire dicemo che se le haverano facte, nostra intencione è che le pagano loro deli suoy dinari et non de quilli del'intrate, qualle se debeno convertere in la fabrica delle dicte mure, perché nuy may gli scrissemo che facessero assignacione alcuna dele dicte intrate spectante ad quella fabrica. Bene è vero che, essendo venuto el iudeo l'altro dì da nuy, rechedendone li facessemo far rasone, nuy scrivessemo non già che dovessero assignare uno minimo dinaro dele dicte intrate ni al iudeo nì ad altri, ma che al dicto iudeo dovesse essere facta soa rasone; siché, se haverano facto assignacione, le pagarano di sui dinari, perché sanno bene che nostra intencione è che dele intrate non se spende uno solo dinaro se non che in la fabrica dele dicte mure et per conservacione de quella cità dale peste, salvo quando li scrivessimo per nostre littere sottoscripte de nostra propria mano. Laude, xiiii decembris 1451.
Cichus.