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1485. Francesco Sforza al capitano di giustizia di Milano 1451 dicembre 14 Lodi

Francesco Sforza ordina al capitano di giustizia di Milano di intervenire in merito alla questione sorta tra i figli e la moglie di Giovanni Boldizone che, alla morte di Giovanni, si è risposata e ha svaligiato la casa del defunto marito.

Capitaneo iustitie Mediolani.
Ne hanno facto significare li figlioli del quondam Iohanne Boldizone che quando era in vita teneva una femina, la quale subito poy la morte soa tolse uno marito, asieme cum el quale ha svalissata la casa del dicto quondam Iohanme et toltogli ogni robba in grave danno et desfacione deli figlioli d'esso Iohanne, li quali ne domandano cum instancia che gli sia facto raxone et restituita la robba del quondam suo patre. Per la qual cosa ve committimo et volimo che, havute nanti a vuy le parte, gli faciati rasone summariamente, ita che veruna d'esse non habia legiptima casone de querelle. Del tutto ve informarà più a pieno Baptista presente, quale fo figliolo d'esso Iohanne. Laude, xiiii decembris 1451.
Cichus.