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1486. Il Consiglio segreto a Francesco Sforza 1451 dicembre 4 Milano

I membri del Consiglio segreto esprimono un parere a Francesco Sforza sulla vertenza sorta tra maestro Tibaldo e maestro Antonio Guarnerio, entrambi lettori in Pavia.

[ 359v] Illustrissime, et cetera, alle havute littere de vostre excellentia comandandone ad examinare, discutere et chiarire la differentia vertisse tra maistro Thibaldo et maistro Antonio Guainero per casone dela lectura, et cetera, recordiamo havere risposto esseno in Carevalle, come per exequire li comandamenti de vostra segnoria. Havemo per nostre littere domandati da nuy tucti duy et non essendo venuto se non maistro Thebaldo, perché maistro Antonio fece sua excusatione, dicendo che erano soprazonti certi dolori et per questo li volissimo prorogare el termino, li concedessimo spatio a venire da nuy, quando fossimo ad Mediolano, però che tunc fra pochi dì speravemo de retrovarsegli. Adesso pur è venuto maistro Thibaldo et maistro Antonio non perché para se senta pur un pocho de male; vero è che ha bene mandato alchuni per luy et etiam è venuto el rectore delli artisti in favore suo. Non obstante però l'absentia sua, volendo satisfare come nostro debito ala voluntade de vestra celsitudo, habiamo tentato et facta delligente opera de condurli a qualche concordia et compositione, ma vedendo non poder haver loco et che l'opera nostra era per nulla ventillata, da poy la cosa fra nuy et ben discussa et disputata, siamo caduti in questa conclusione et sententia la magiore parte de nuy, che sia da preponderare et premettere la promessa facta per la signoria vestra a maistro Thebaldo, la quale appare per le scripture del quondam messer Rafaello da Vimerchato et la prefata vestra excellentia à probata per vera et che per honore d'essa vestra signoria, considerata la dicta promessa, maistro Thebaldo rimanga alla lectura. Questi, illustrissimo signore nostro et el comune nostro apparere, del quale advisamo vostra signoria, acioché sopra de ciò possa disponere como a lei meglio piacerà, ala quale sempre se recomandiamo. Data Mediolani, die iiii decembris MCCCCLI.
Eiusdem illustrissimi domini vestri fidelissimi servi de Consilio suo secreto.