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1495. Francesco Sforza al luogotenente di Piacenza 1451 dicembre 16 Lodi

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Piacenza di aver deliberato di rifarsi sui beni di Enrichino Panigarola perché i denari non vadano persi. Lo informa che parlerà con Massello perché induca il fratello a restituire i porci rubati. Poi dispone che, se l' imbarcazione attuale non è più buona, se ne prenda un'altra più grossa e idonea al bisogno.

[ 361v] Locumtenenti Placentie.
Havemo riceuto una vostra continente più parte, ale quale rispondendo, primo, al facto deli denari de Henrighino Panigarola, deliberando noy de torre li beni soi, provederemo che li dicti denari non andaranno in sinistro. Con Massello, nostro homo d'arme, parlaremo et provederemo che Rossetto, suo fratello, restituirà li porci robati. Quell'altri che hanno robati quelli franzosi volemo ricercate et li provediate como ve parrà. Quelli ciptadini volemo confortiate ad stare de bona voglia, perché nostra intentione è de tractarli bene et non innovarli alcuna cosa del usato. Se quella nave non è bona siamo contenti ne togliate un'altra grossa et idonea ad quello bisogna, come recordate. La grida facta circa'l facto dele mercantie, et cetera, ne piace et ve ne commendamo. Data Laude, die xvi decembris 1451.
Cichus.