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150. Francesco Sforza a Pietro Fregoso e alla comunità di Genova 1451 gennaio 23 Lodi

Francesco Sforza raccomanda al doge e alla città di Genova di sentire i mercanti di Mantova che intendono dirottare verso Genova le loro mercanzie, avendo Venezia vietato di condurre panni nelle sue terre.

Domino duci, comunitati Ianue.
Li citadini et mercadanti mantovani solevano per lo passato conduere li panni et altre sue mercantie a Venexia, ove havevano bono recato et spaiamento. Adesso per certo deveto et inhibicione facta per quella illustrissima Signoria che de neuno loco se possa conduere panni a Venesia né in le terre soe li dicti mercadanti hano deliberato prendere altro partito al spazamento dele robbe loro et piutosto condurle a Zenoa, havendoli qualche commodità che altroe. Et per questo hanno mandato qui da nuy citadini et mercadanti qualli venano dale signorie vostre per intendere l'animo suo et la commodità che possano havere per questo. Et, perché lo illustre signore misser lo marchese de Mantoa (1) ne racomanda strectamente questa facenda et nuy havimo caro ogni be' et aconzo d'essi mercadanti, li recomandiamo ala signoria et magnificencie vostre et pregamole gli piacia odirle et intenderli et darli votiva expeditione, el che haverimo gratissimo et reputaremo ogni commodità che gli fariti essere facta a nostri subditi proprii, maxime che crediamo pur questa conducta de panni devere essere utile al'intrate de quella cità, perché leverano de altre robe de lì per conduere a Mantoa, como etiandio referirano essi mercadanti. Ali qualli piaciavi credere et dare piena fede. Laude, xxiii ianuarii 1451.
Iohannes.


(1) Ludovico Gonzaga.