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1506. Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo 1451 dicembre 17 Lodi

Francesco Sforza scrive a Marcoleone da Nogarolo di avere letto quanto ha detto cancelliere ducale Zanino che, cioè, il duca gli deve dare la mula e la trabacha che erano del defunto Giovanni da Milano; il duca ricorda che detti oggetti non sono suoi e che Giovanni fece testamento lasciando ogni cosa alla moglie e al figliastro. Gli chiede di informarsi dove siano le cose di Giovanni e di informarne Accorsino da Landriano o Pasino Vignola, tutori dei beni del predetto Giovanni.

Marcholeoni de Nugarolo.
Havimo inteso quanto ne hay facto dire per Zanino, nostro cancelliero, che te debiamo donare la mula et la trabacha che era del quondam Iohanne de Mediolano, nostro provvisionato, et che te debiamo subvinire de xxviii ducati, per rescotere duy toy vestiti, et cetera. Dicimo che se la dicta et trabacha fosse nostre nuy te le donarissimo di bona voglia, ma, come tu devi essere informato, dicto quondam Iohanne, innanzi ch'el morisse, fece testamento et lassò per soy heredi donna Violante, sua consorte, et uno suo figliastro. Quale testamento volimo habia loco et effecto, ben siamo contenti adoperarne che tu habii dicte mula et trabacha, ma nuy, per tucto l'oro del mondo, non consentirissimo che persona alchuna togliesse della robba del dicto quondam Iohanne, tanto che montasse una stringa, perchè volimo quello ordinamento che ha lassato et facto dicto Iohanne habia loco et sia 364r mandato ad executione. Et caricamote che, se alcuna persona vinisse a dirte più una cosa che un'altra, tu li dechiari et dichi questa nostra voluntade et cussì volimo che sapendo tu dove fosse della robba d'esso Iohanne, la debie manifestare ad Accorsino de Landriano et ad Pasino Vignola, quali havimo electi et deputati per tutori et governatori della robba et beni predicti ad ciò che non vadano in sinistro. Delli dinari ne hay facto dimandare, nuy siamo contenti et cussì scrivemo ad Filippo de Ancona che te debia dare ducati vinticinque d'oro, siché faratigli dare. Del lavorerio del castello restamo advisati et non dicemo altro, si non che atendi ad far lavorare et che lo muro che guarda verso la porta Comasina sia fornito presto.
Data Laude, xvii decembris 1451.