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1517. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1451 dicembre 20 Lodi

Francesco Sforza scrive al podestà di Pavia di liberare Bono Tempo, innocente, e di mettere in prigione il figlio, colpevole. Non intende sia liberato il famiglio di Sfolioso del quale chiede ulteriori informazioni, come di altri famigli di Sfolioso e di quelli di Angelello.

Potestati Papie.
Havimo recevuto le toe littere sopra el facto del Bono Tempo destenuto per ti et item del famiglio de Sfolioso, alle quale respondendo et primo, al facto de Bono Tempo siamo contenti et volimo, siando luy inocente, como tu ne scrivi, che tu lo faci liberare del calcere et mettere in soa libertà, studiandote quanto sia possibile havere in le mano el figliolo, quale è colpovello,et questo sollicitaray con el capitaneo de Novarese et potestà de Novara, ali quali altre volte fo scripto superinde, como tu say. Al facto del famiglio del Sfolioso non volimo che anchora sia relaxato fina tanto che te scriviremo altro et volimo che, subito alla recevuta delle presente, tu te informi dal dicto famiglio da qual tempo fo facta quella robaria et chi forono li robati et dove et s'el dicto famiglio sta in quello proposito, et quelli tri famigli de Angelello et tri del Sfolioso forono li robatori. Et de questo avisane subito. Alla parte de Franceschino de Ciravigna restiamo avisati de quanto tu ne scrivi et non dicimo altro, se non che tu attendi cum sollicitudine l'officio. Laude, xx decembris 1451.
Cichus.