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1518. Francesco Sforza a Angelello da Lavello 1451 dicembre 20 Lodi

Francesco Sforza ordina ad Angelello da Lavello di mandare uno dei suoi a nome suo e a nome di Sfolioso per soddisfare coloro che sono stati derubati e picchiati in modo abbiano il risarcimento del danno procurato.

[ 367r] Angelello de Lavello.
Hanno mandato a noy quelli che gią pił mesi passati forono robbati, batuti et malissimamente tractati per li toy famigli et quelli del Sfolioso et cum instancia ne richiedono raxone cum la emenda del suo damno. Et perchč non poterimo fare per honore nostro che non facimo ragione et deliberandoce de removere questa gravissima querella et pigliare tal partito che li poveri homini, ultra le batiture, non supportino el damno dele loro robe, volimo et te commandamo che subito mandi qua uno delli toy a tuo nome et del dicto Sfolioso cum il quale se possa pigliare qualche ordine et partito a questo fatto. E questo non manchi per quanto tu hay cara la gratia nostra, avisandote che non mandando tu, seria bisogno che noy gli provedissimo altramente per l'honore nostro. Laude, xx decembris 1451.
Cichus.