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154. Francesco Sforza al podestà di Castelleone 1451 gennaio 31 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Castelleone consegni all'uomo d'arme ducale Andrea da Pisa i due mulini, facendosi dare da Andrea tutti quei proventi che gli spettano.

[ 51r] Potestati terre nostre Castrileonis (1).
Perché havimo dato, concesso et donato ad nostro beneplacito alo strenuo Andrea da Pisa, nostro homo d'arme, quelli duy molini quali soleva tenere Zohannello, nostro famiglio, et poy ha tenuti fructati et posseduti la mogliera et figlioli che sonno in quello de Castellione, volimo et per queste nostre te commectimo che ad esso Andrea o ad altri per luy legitimamente intervenente gli debbi consignare et far consignare dicti mulini et pertinentie d'essi et farli respondere de fructi et proventi de quelli como ad vero patrono et possessore, comenzando in kalende de febraro proximo che verrà et prosequendo ad beneplacito nostro. Laude, xxxi ianuarii 1451.
Cichus.


(1) La carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 429, ma dal 1451 febbraio 1 con Galeazzo Castiglioni.