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1577. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Salvioni 1451 agosto 29 Vigevano

Francesco Sforza ordina al comune e agli uomini di Salvioni di obbedire ad Angelello da Lavello consapevoli di quanto egli si sia operato per la gente di quella terra.

Comuni et hominibus Salvioni.
Sapete quanto el capitaneo nostro conductero Angolello da Lavello s'è operato, afaticato per quelli soy nepoti, figlioli dela bona memoria Cristofaro da Lavello per honore, bene et utile loro et così deli homini de quella terra, et cusì intende fare per l'havinire. Et perché ne pare honesto, havendo luy questa dispositione et volontà de intendere cum ogni studio et diligentia al'honore et bene deli predicti soy nepoti et così de quello locho, che per vuy gli sia havuta et prestata et reverentia et obedientia. Pertanto volimo et ve comettimo che in tucte le cose concernente et spectante al'honore, bene et utile, et mantenendo dele raxone et deli dicti soy nepoti et de quello locho, debbiati reverire et obedire in omnibus el dicto Angelello quanto revereste et obedaresti ala nostra propria persona. Et in questo non facerite el contrario, per quanto havete cara la gratia nostra, perché così è intencione nostra. Data ut supra (a).


(a) A margine: Vide in isto in folio 221 a tergo alias litteras super ista materia.