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160. Francesco Sforza a Cosimo de' Medici e Nicodemo Tranchedini da Pontremoli 1451 gennaio 28 Lodi

Francesco Sforza invita Cosimo de' Medici a prestare ogni aiuto perché Giovanni Malatesta possa avere quanto gli spetta per i servizi prestati alla comunità fiorentina.

Cosme de Florentia (1).
El strenuo Iohanne Malavolta, como la magnificencia vostra sa, è stato ali servici de quella eximia comunità et quanto se sia portato bene et virtuosamente et quanto sia stato fidele verso quelli excelsi Signori la magnificencia vostra el deve savere. Ma al presente è ali servicii delo eximio signor misser Federico, conte de Urbino (2), qual è ali servicii nostri. El qual Iohanne par resti creditore de quella excelsa comunità de bona quantità de dinaro del servito suo et se grava che a lui non sia facto el debito suo como ali altri, qualli tucti sonno stati satisfacti o de assignacione o per altra via. Il perché, considerato che esso Iohanne è ali servicii del prefato signor misser Federico et attento li boni portamenti et fede soa verso quilli excelsi Signori, confortamo et pregamo la magnificencia vostra gli piaza a nostra contemplacione volere operare et dare lo suo favore et aiuto, siché el prefato Iohanne habia el debito suo. De che la magnificencia vostra ne farà singulare piacere. Laude, xxviii ianuarii 1451.
Iohannes.
In simili forma Nicodemo de Pontremulo.


(1) Cosimo de' Medici.
(2) Federico da Montefeltro.