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1629. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 settembre 13 Lodi

Francesco Sforza scrive ai membri del Consiglio segreto che si diano da fare perché tutti vadano ad abitare a Chiaravalle ove, causa la peste, si è trasferito il Consiglio.

[ 321r*] Dominis de Conscilio secreto.
Licet siamo certi siati venuti in Chieravallo tucti como haviamo scripto cum satisfatione dela mente nostra havimo voluto scrivere questa per la quale ve confortiamo et pregamo vuy che siti in Chieravalle, vogliati exercitare li altri che manchano a venire senza dimora, et perché ne rendiamo certissimi gli sarranno molte facende, cussì pertinente alli facti nostri como de altre diverse persone, per rispetto che in passato, como sapeti, non sonno olsati venire a Milano, ne pareria, cussì ve hortamo et pregamo che vogliati tucti redurvi ad habitare et stantiare lì in Chieravalle onde facilmente ve poriti afferare et aconzare, essendogli la comodità dei loghi, como è per poter fare ali debitori lo consiglio et dare audientia a quilli viranno là che, altramente, cognoscimo seranno una confusio et ogni dì viranno ad multiplicare li errori et disordini per non poter dare expeditione ale cose ale quale non s'è possuto atendere in el passato et che achaderanno ala zornata; sichè item ve ne pregamo et confortiamo et quando pur alcuni de vuy non havisti la comoditate de stare la nocte in quello loco, poristi andare ad dormire in qualche loco lì contigo o dove se pò et la matina per tempo vinire a Chieravalle et stare lì per fina ala sera. Ma a mi pare saria melio che tucti ve aptasti de stantiare et habitare in Chieravalle al meglio se pò. De questo non ve caricamo altramente perché el facto è vostro et, como de facto vostro, ve ne lassamo la cura et lo affanno, rendendovi certi che in questo fariti matura deliberatione et eligerite la migliore parte per lo facto nostro, etiam se fossi un qualche vostro desconzo, como havito facto in tucte le altre cose, intenditi meglio quanto pezo è lo offitio vostro, prerò (a) non vogliamo dir altro per questa. Ex Laude, die xiii septembris 1451 hora quarta septembris.
Cichus.


(a) Così A.