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163. Francesco Sforza al capitano di Binasco o al suo luogotenente 1451 gennaio 30 Lodi

Francesco Sforza ordina al capitano di Binasco o al suo luogotenente di far sloggiare un uomo di Giacomo Orsini dalla casa dell'uomo d'arme Antonio da Pavia, cui vuole inoltre non sia dato impaccio alcuno per la tassa dei cavalli.

[ 53r] Capitaneo Binaschi (1) sive eius locumtenenti (2).
Antonio da Pavia, nostro homo d'arme in la squadra de Antonio da Landriano et habitatore de Turredello delle Donne, se lamenta che in casa sua è logiato uno homo d'arme de Iacomo Ursino qual voria fosse levato dellì. Et, perché essendo luy soldato non è debito ch'el lozi altro, te commetiamo et volemo che levi el dicto homo d'arme de casa soa, mandandole ad allozare altroe in la squadra del dicto Iacomo. Et ulterius provedi non gli sia data molestia alcuna per casone de taxa de cavalli. Laude, xxx ianuarii 1541.
Iohannes.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 193, ma dal 1453).
(2) La carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici.