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1630. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Silvano sine data [1451 settembre] sine loco

Francesco Sforza informa il comune e gli uomini di Silvano di aver confermato il possesso di Silvano al condottiero Angelello da Lavello, non contravvenendo così a quanto fu dato o venduto da Filippo Maria Visconti a suo padre Cristoforo. Vuole che gli si dia favore e obbedienza.

[ 321v*] Comuni et hominibus Silvani.
Sapete che alo spectabile et strenuo nostro conductero Angellelo da Lavello in nome et per parte deli figlioli dela bona memoria de Christoforo de Lavello havemo confirmato la tenuta et iurisdicione de la terra de Silvano et dele pertinentie, considerato li ben meriti del dicto Angelello et ancora per non contristare, né contrariare a quello fo donato, datto aut venduto per la felicissima memoria del quondam duca Filippo Maria, nostro padre, al dicto Christoforo. Per la qual cosa volimo che lo dicto Angelello se possa valere dela dicta terra de Silvano et pertinentie segondo la continentia deli privilegii alias concessi per lo prelibato signor duca Filippo, nostro padre, alo prenominato Christoforo non adminuendoli una sillaba dela dicta continencia de dicti privilegii, non obstante veruna cosa ve fosse facta o dicta in contra. E cossì ve comandamo, che de questa cosa non fazati el contrario, non detrahendovi dala continencia deli dicti privilegii, et prestati quello favore et obedientia al dicto Angelello che seti obligato segondo la continentia d'essi privilegii, che s'el farite restarimo contenti, se non, ve darimo ad intendere che ne fariti cosa poco grata, e questo sapiati s'è nostra ultima et determinata intencione senza exceptione alcuna.