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1639. Francesco Sforza a Angelello da Lavello 1451 settembre 17 Lodi

Francesco Sforza ringrazia Angelello da Lavello per la sua diligenza e ringrzia Bonifacio Castagnolo per i sentimenti espressi nei confronti del duca.

Agnolello del Lavello.
Havimo recevuto la tua lettera, et inteso quello ne scrivi, cussì quello ne ha dicto el marchese da Varese, de quelli advisi hay havuti dal spectabile Bonifatio de Castagnolo, restamo de tucto advisati et commendamo, primo, della dilligentia toa, poy rengratiamo Bonifatio della affectione ne porta benché non fossimo may d'altro concepto et oppinione, el quale volimo debbi confortare et rengratiare da nostra parte quanto strectamente saperay et poterai, offerendogli se dal canto nostro possiamo fargli cosa alcuna, ch'el faramo volontiere et de bona voglia cum el quale volimo et te caricamo te sforzi mantenere bona intelligentia et amicitia, che de quello sente ne advisi et tu ne poray advisarne nuy, avisandoti che nuy gli scrivimo rengratiandolo per la alligata et poy in credenza in ti; sichè gli diray per nostra parte quelle bone parole te pareranno como sapimo say fare, respondendone poy como haveray facto cum luy. De quelle altre cose ne scrive non facimo caso, né per adesso volimo intrare in questo ballo, ma cum el tempo pagarimo ogniuno. Ex Laude, die xvii septembris MCCCCLI.
Cichus.