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1677. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 settembre 22 Lodi

Francesco Sforza informa il Regolatore e i Maestri delle entrate che il consigliere ducale Angelo Simonetta ha preso, per il pagamento del sale a Genova, lire 2800 circa a Luigi Boccacino, tesoriere generale, soldi a lui assegnati sopra la tassa del sale di Novara e del Novarese. Per rifonderlo il duca vuole che gli siano assegnati altrettanti denari sopra l'imbottato del ducato di Milano, posponenedo ogni altra assegnazione fatta, a eccezione di quella di Bianca e per le spese al castello di Milano.

Regulatori et Magistris intratarum.
Como per altra nostra ve havemo scripto, Angello Simoneta, nostro consigliero, per supplire al pagamento che se hanno a fare ad Zenova per lo sale, de commissione nostra, ha facto toglere libre doa milia octocento vel circa ad Aluiso de Bocacino, nostro generale texaurario, le quale vuy li havevati assignati sopra la taxa del sale de Novara et del Novarese, cum suo danno et preiudicio. Et perché non ne pare licito ch'el dicto Aluiso debia supportare et patire tanto incomodo, volemo et ve comettemo li debiati fare assignatione de altri tanti danari, quanti sonno quilli sopra l'imbotati del ducato nostro de Mediolano, ita et taliter che luy vegna ad essere satisfacto et receva integramente li dinari suoy di primi se rescoderano del dicto imbotato, posponendo ogni altra assignacione facta a qualuncha persona exceptando, però, l'assignacione facta ala illustre madona Biancha, nostra consorte, et l'assignatione per la spesa del castello nostro de Mediolano, la quale non intendemo, nì volemo la sia preposta verun'altra assignacione. Laude, ut supra.
Franciscusfortia, et cetera.
Cichus.